Abstract
[Ita:]L’articolo intende analizzare l’impatto del processo di riforma dell’Unione economica e monetaria (UEM) sul rapporto tra ordinamento europeo ed ordinamenti nazionali. In seguito allo scoppio della crisi del debito sovrano, il perseguimento della stabilità della moneta unica e della zona euro ha spinto le istituzioni UE ad usare tutti i margini di manovra offerti dai Trattati per sviluppare politiche di gestione della crisi e rafforzare la loro supervisione sull’esercizio di alcune competenze nazionali, in particolare la politica fiscale; allo stesso tempo gli Stati membri hanno stipulato accordi internazionali al di là del diritto UE per creare meccanismi di stabilizzazione sotto il loro stretto controllo. Queste riforme hanno rafforzato la natura ibrida dell’UEM, sempre più a metà tra diritto UE e diritto internazionale, mettendo sotto tensione il rapporto tra il principio del primato del diritto europeo e la tutela dell’identità costituzionale degli Stati membri. Alcune pronunce delle Corti nazionali e della Corte di giustizia dell’Unione europea hanno cercato di ricomporre, non senza difficoltà, l’equilibrio tra gli ordinamenti grazie ad una nuova interpretazione del diritto vigente e rivedendo alcuni aspetti della loro giurisprudenza pregressa.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The consequences of the development of Economic and Monetary Union on the relationship between the EU legal system and national legal systems |
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Lingua originale | Italian |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2019 |
Keywords
- Economica and monetary union
- Unione economica e monetaria
- constitutional identity
- identità costituzionale
- primacy of European law
- primato del diritto europeo