@book{d6733d0794ef4ad79dd42c3527679f9d,
title = "L'artificio, l'inganno e la seduzione. Elementi metateatrali e illusioni nel teatro italiano tra commedia e opera buffa",
abstract = "[Ita:]E{\textquoteright} possibile fare teatro mostrando un palcoscenico vuoto e persuadere gli spettatori che sono di fronte al pi{\`u} meraviglioso spettacolo mai messo in scena? Se il fascino del teatro parte da un copione e dalla scrittura, quanti inganni e quante illusioni possono costruire le parole? Le parole possono riempire una scena vuota, lo spazio di un palcoscenico senza maschere n{\'e} attori, senza scene n{\'e} musica. Un vuoto che comunica perch{\'e}, attraverso la scena come attraverso uno specchio, lega e incrocia gli sguardi di chi partecipa all{\textquoteright}evento teatrale riflettendo la fantasia di cui {\`e} capace l{\textquoteright}immaginazione umana. Prendendo il via da uno studio di celebri {\textquoteleft}scene vuote{\textquoteright} per indagare i meccanismi di finzione che agiscono in {\textquoteleft}assenza{\textquoteright} di mise-en-sc{\`e}ne, il lavoro si concentra sulla commedia moderna e sull{\textquoteright}opera buffa per evidenziare gli elementi metateatrali che accomunano i due generi e illustrare le modalit{\`a} della rappresentazione attraverso il teatro stesso. Al centro dell{\textquoteright}indagine {\`e} dunque la beffa quale espediente prediletto dal teatro per svelare un po{\textquoteright} dei suoi trucchi perch{\'e} {\`e} proprio grazie all{\textquoteright}inganno che si assegnano {\textquoteleft}le parti{\textquoteright} in scena: chi si improvvisa drammaturgo, chi attore alle prime armi, chi invece fa la parte dello spettatore, molto spesso, bisogna dirlo, la parte meno edificante, ma in compenso, pi{\`u} comica. E nella commedia ritroviamo volti noti e conosciuti: vecchi stolti, furbi servitori, due giovani innamorati: elementi ricorrenti che passano dal teatro all{\textquoteright}opera buffa, attraversano i secoli e rimangono quasi sempre gli stessi che hanno fatto ridere il teatro colto e quello popolare. La comicit{\`a} poliedrica della commedia dunque, semplice e complessa, bassa e alta, dolce e amara, rivela che dietro l{\textquoteright}illusione c{\textquoteright}{\`e} un artificio, che l{\textquoteright}illusione a cui assistiamo non {\`e} altro che un inganno e che siamo tutti vittime di una {\textquoteleft}seduzione{\textquoteright} ben studiata e persuasiva tanto che, pi{\`u} la burla {\`e} articolata e paradossale, pi{\`u} finiamo col 'credere ai nostri occhi', persino quando invece dovremmo ammettere che {\textquoteleft}se un fatto simile si recitasse oggi su un palcoscenico{\textquoteright} sarebbe certamente da condannare come una {\textquoteleft}fantasia inverosimile{\textquoteright}.",
keywords = "Alan Bennett, Gianni Schicchi, La Locandiera, La Mandragola, carlo goldoni, commedia, estetica del teatro, giacomo puccini, metateatro, niccol{\`o} machiavelli, opera buffa, teatro italiano, Alan Bennett, Gianni Schicchi, La Locandiera, La Mandragola, carlo goldoni, commedia, estetica del teatro, giacomo puccini, metateatro, niccol{\`o} machiavelli, opera buffa, teatro italiano",
author = "Laura Belloni",
year = "2013",
language = "Italian",
isbn = "9788854861824",
series = "Meridionalia/ 6",
publisher = "Aracne Editrice",
address = "Italy",
}