Abstract
[Ita:]Negli ultimi decenni, si sono manifestate nei mercati finanziari alcune variabili
che si possono definire “egemoni”, in quanto hanno determinato
un’omogeneizzazione in termini di fruibilità e reso in questo modo comparabili
prodotti e strumenti originati da input e da contesti differenti.
Si fa riferimento, fondamentalmente, alla variabile tecnologica e al processo
di globalizzazione che si sono sviluppati, interagendo in un sistema sostanzialmente
continuo, verso l’identificazione di mercati sempre più unbounded e di
sistemi sempre più uniformati in termini di canoni valutativi e operativi.
Questi fenomeni hanno pervaso anche l’originaria unicità del prodotto artistico
contribuendo ad avvicinare il mercato dell’arte al mercato finanziario e
caratterizzandone fortemente le proprie connotazioni in termini di performing
e di obiettivi di investimento.
È senza dubbio vero che, storicamente parlando, la relazione “opera d’arte-
valore di mercato”, anche se non contemporanea nell’originarsi – nel senso
che un’opera d’arte non si crea necessariamente con un valore di mercato ma
il valore di mercato le viene attribuito a posteriori e spesso con un valore di
mercato viene identificata a posteriori –, è stata avvalorata dai soggetti che diversamente
ne hanno fruito o, più precisamente, che hanno fruito dell’opera
d’arte in questione.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] L'art advisory e gli investment of passion |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | trattato di private banking e wealth management |
Pagine | 125-159 |
Numero di pagine | 35 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2016 |
Keywords
- advisory
- art
- finanziari
- investimenti