Abstract
[Ita:]L’anima del testo è il frutto di una attiva circolazione di senso tra tre istanze fondamentali: il testo stesso, l’autore e il lettore. Dopo aver ricordato la necessaria distinzione tra autore empirico e autore implicito, tra lettore empirico e lettore implicito, ci si sofferma soprattutto sul lettore implicito. Vengono individuate, a partire da una breve analisi delle Ultime lettere di Jacopo Ortis di Foscolo e dei Promessi sposi di Manzoni, due tipologie di lettore: il lettore complice e il lettore giudice. E’ importante che il lettore empirico, cioè chiunque affronta la lettura di un testo, sia in grado di riconoscere quale tipo di lettore implicito è richiesto dal testo stesso e sappia quindi adeguarsi a questa richiesta: solo in tal modo l’anima del testo potrà essere colta in pieno dal lettore.
Per attingere l’anima del testo, occorre tuttavia avere ben presente un altro punto fondamentale: nel testo letterario, che è quello del quale qui ci si occupa, la forma del testo e il contenuto del testo non sono scindibili, non sono separabili: la forma è il contenuto, il contenuto è la forma; l’anima del testo, insomma, si svela solo attraverso il suo corpo. Ha quindi funzione fondamentale la riscoperta della fisicità del testo, del suo corpo fonico: decisiva, per questa riscoperta, è una operazione troppo a lungo svalutata e che solo ora sta riemergendo in tutta la sua importanza: la lettura ad alta voce, che va intesa come una vera e propria la messa in voce del corpo del testo, primo e fondamentale passo per attingerne l’anima.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The soul of the text |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Animare l'educazione. Gioco, pittura, musica, danza, cinema, parole |
Editor | VANNA IORI |
Pagine | 185-194 |
Numero di pagine | 10 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2012 |
Keywords
- Foscolo Ugo
- Manzoni Alessandro
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