Abstract
[Ita:]La corrente poetica del Realismo Terminale si prefigge di descrivere e interpretare quegli aspetti del divenire
storico-sociale che maggiormente caratterizzano la nostra epoca; vuol essere il rispecchiamento dinamico e
critico e la traduzione coerente, sul piano estetico delle forme, del mondo del terzo millennio. Tra i due poli
opposti dell’autonomia e dell’eteronomia dell’arte, i realisti terminali stanno nettamente dalla parte
dell’eteronomia, consapevoli di trovarsi in una fase cruciale del divenire storico, per certi versi drammatica e
risolutiva, appunto “terminale”, nella quale non è possibile tacere né chiudersi nel proprio io. Per questo
assumono, provocatoriamente, la parte antipatica dei profeti di sventure, intervenendo in particolare, oltre
che sugli episodi sintomatici e nevralgici della cronaca, su temi sensibili inerenti all’ambiente, allo sviluppo
tecnologico, al sistema delle comunicazioni e dei social, ai flussi migratori, agli stili di vita, all’economia e
alle politiche mondiali.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The civil vocation of Terminal Realism |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 219-224 |
Numero di pagine | 6 |
Rivista | OBLIO |
Volume | XII |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2022 |
Keywords
- Civil Poetry
- Poesia civile
- Realismo Terminale
- Terminal Realism