La violenza di «Meridiano di sangue» e lo sguardo sul male del giudice penale

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Abstract

[Ita:]L'autore analizza con le lenti del diritto penale la carica disturbante generata dalla lettura di Meridiano di sangue. L'esame della violenza insensata che intride il capolavoro di Cormac McCarthy diventa il mezzo per indagare gesti di violenza altrettanto insensati, come le brutali soperchierie commesse da agenti della Polizia di Stato nella scuola Diaz-Pertini, durante il G8 del 2001. L'analisi prosegue con la disamina delle sentenze rese sul caso Diaz, raffrontando la prosa di McCarthy con quella dei giudici penali, per verificare scopi, modi ed effetti dell'uso della parola scritta nella descrizione della violenza.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] The violence of "Blood Meridian" and the gaze on the evil of the criminal judge
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteGiustizia e letteratura III
EditorGABRIO FORTI, CLAUDIA MAZZUCATO, ARIANNA VISCONTI
Pagine458-479
Numero di pagine22
Stato di pubblicazionePubblicato - 2016

Keywords

  • Cormac McCarthy
  • Meridiano di sangue
  • diritto penale
  • giudice penale
  • processo penale
  • scuola ‘Diaz-Pertini’ di Genova
  • sentenza
  • violenza

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