La vigilanza fascista su musica e dischi nei documenti d’archivio

Gioachino Lanotte

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivistapeer review

Abstract

[Ita:]Il saggio ricostruisce, analizzando documenti prodotti durante il regime fascista da organismi istituzionali quali il Minculpop, il Ministero dell'Interno e l'Eiar, l'azione repressiva che la censura esercitò su musica e canzoni dell'epoca, ritenute spesso in contrasto con l'ideologia dominante e gravemente lesive dell'immagine nazionale, evidenziando in particolare come gli esiti ultimi di tali pretese di controllo non fossero quelli sperati, tanto per incapacità organizzativa delle autorità preposte alla vigilanza, quanto per il connaturato spontaneismo di espressioni della cultura popolare difficilmente comprimibili tramite regole e leggi.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Fascist vigilance over music and records in archival documents
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)9-28
Numero di pagine20
RivistaIMPEGNO
Volumea. XXXI, nuova serie
Stato di pubblicazionePubblicato - 2011
Pubblicato esternamente

Keywords

  • censura
  • fascismo

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