Abstract
[Ita:]Il primo decennio degli anni Duemila è stato attraversato da una trasformazione radicale. La televisione, il più nuovo dei "vecchi media", è diventata digitale. La profezia s'è rovesciata: se negli anni Novanta i profeti di Internet sognavano una "vita dopo la tv", il decennio successivo ha mostrato la persistente centralità del mezzo, nel cuore del sistema dei media e al crocevia dei consumi culturali e degli immaginari contemporanei. Qual è il risultato di questo cambiamento? Quali elementi di continuità e di discontinuità con il passato presenta la televisione di oggi, e di domani? La tv contemporanea è senz'altro differente: diventa multicanale e abbondante, esce dagli spazi tradizionali della casa e si fa mobile e più pervasiva, costruisce un'offerta disancorata dai tempi rigidi di un palinsesto, genera forme inedite di "transmedialità", costituisce un oggetto di condivisione e commento sulla rete e sui social network, come Facebook e Twitter. Ma, al contempo, conserva funzioni e poteri acquisiti nei suoi primi cinquant'anni di vita: tradizionale consensus medium, produce occasioni di ritualità condivisa, contribuisce a definire l'agenda dei discorsi, rispecchia una comunità nazionale.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] TV after TV. The decade that changed television: scenario, offer, audience |
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Lingua originale | Italian |
Editore | Vita e Pensiero |
Numero di pagine | 122 |
ISBN (stampa) | 978-88-343-2115-7 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2011 |
Keywords
- Audience
- Offerta televisiva
- Pubblico
- Scenario televisivo
- Television
- Televisione