La tormentata evoluzione del traffico di influenze illecite, tra tensioni ermeneutiche e «cieca furia» politico-criminale

Gaia Donati

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivista

Abstract

[Ita:]Dinnanzi al combinarsi e al reciproco rinforzarsi di una scena pubblica dominata da sentimenti sociali di paura, rabbia, risentimento, e di un vistoso deterioramento dell’ars legiferandi, si afferma un crescente peso politico-istituzionale della magistratura, che tende a generare divaricazioni tra interpretazione aderente al testo normativo e aspirazioni politico-criminali. All’entrata in crisi della razionalità legislativa e di una vera “cura” delle norme, corrisponde il potenziamento della funzione “creativa” dei giudici, con il forte rischio di derive esegetiche e con il ridimensionamento della portata pratica dei principi fondamentali. Premessi alcuni richiami essenziali di teoria dell’interpretazione, il contributo esamina la fattispecie incriminatrice del traffico di influenze illecite, la cui complessa evoluzione normativa e giurisprudenziale può essere assunta come caso esemplare di un certo protagonismo ermeneutico nella traduzione applicativa di norme già difettose nella confezione di origine. L’analisi di tale reato apre inoltre a prospettive de iure condendo, ulteriormente rivelatrici di quanto la stessa opera del legislatore non possa prescindere da un’attenzione alla natura del procedere ermeneutico quale «“andare avanti e indietro dello sguar­do” tra la norma e il rapporto di vita».
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)1-34
Numero di pagine34
RivistaLA LEGISLAZIONE PENALE
Stato di pubblicazionePubblicato - 2022
Pubblicato esternamente

Keywords

  • Interpretazione
  • Tassatività
  • Traffico di influenze illecite
  • Delitti contro la pubblica amministrazione
  • Precomprensione

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