TY - CHAP
T1 - La Scuola di Studi Superiori sugli Idrocarburi dell'ENI: Mattei, Boldrini e il contributo dei docenti dell'Università Cattolica
AU - Bardelli, Daniele
PY - 2017
Y1 - 2017
N2 - [Ita:]Il saggio ricostruisce il contributo di pensiero e di impegno diretto dei docenti dell'Università Cattolica nella Scuola di Studi Superiori sugli idrocarburi nel suo primo e più originale decennio di attività (1958-1968), fondata a san Donato per volontà di Enrico Mattei e di Marcello Boldrini, che ne fu il preside, per dotarsi di personale qualificato per sostenere l'impetuoso sviluppo della grande azienda di Stato. Modernamente impostata, essa fu un'iniziativa cruciale per il gruppo, e ne divenne anche uno degli strumenti della "politica estera", in particolare accogliendo sempre più studenti stranieri dai paesi, in particolare dell'allora definito "terzo mondo", con cui l'Eni di Mattei aveva saputo instaurare e intrattenere rapporti economico-politici nuovi e peculiari. Rifuggendo dall'impostazione rigidamente "americana" delle businnes school, la "Scuola di San Donato" si distinse per un approccio "umanistico" proprio nella preparazione dei tecnici, che si volevano mettere in grado di agire autonomamente in contesti spesso difficili e diversi rispetto a quelli europei, costruendo così un patrimonio immateriale strategico per le sorti e lo sviluppo del gruppo. Governata da Boldrini, la Scuola coinvolse come docenti i migliori accademici del paese e i tecnici più preparati del gruppo, ma anche insegnanti provenienti dall'estero, facendo della scuola una realtà davvero internazionale aperta alle esperienze più innovative del settore, tanto da essere inserita dall'UNESCO nel proprio International Postgraduate Training Program destinato ai laureati dei paesi in via di sviluppo. Tutto ciò senza dimenticare un modello "medioevale" di comunità di discepoli e discenti che Boldrini indubbiamente aveva conosciuto in Cattolica, l'Ateneo dove insegnava e dal quale provenne un nucleo significativo di illustri economisti e statistici come - oltre allo stesso Boldrini - Albino Uggè, Pasquale Saraceno, Siro Lombardini, e geografi come Giuseppe Nangeroni (dei quali viene ricostruito il contributo di pensiero alla Scuola), che misero a frutto l'elaborazione d'ambito economico che aveva connotato la Cattolica negli anni Trenta e Quaranta. Il loro magistero ebbe modo di esplicarsi nelle aule ma anche sull'autorevole rivista della Scuola ("La Scuola in azione"), mettendo a fuco i temi dello sviluppo nazionale e internazionale, o quello del ruolo delle scienze demo-statistiche nel fornire elementi di valutazione e decisione al potere politico.
AB - [Ita:]Il saggio ricostruisce il contributo di pensiero e di impegno diretto dei docenti dell'Università Cattolica nella Scuola di Studi Superiori sugli idrocarburi nel suo primo e più originale decennio di attività (1958-1968), fondata a san Donato per volontà di Enrico Mattei e di Marcello Boldrini, che ne fu il preside, per dotarsi di personale qualificato per sostenere l'impetuoso sviluppo della grande azienda di Stato. Modernamente impostata, essa fu un'iniziativa cruciale per il gruppo, e ne divenne anche uno degli strumenti della "politica estera", in particolare accogliendo sempre più studenti stranieri dai paesi, in particolare dell'allora definito "terzo mondo", con cui l'Eni di Mattei aveva saputo instaurare e intrattenere rapporti economico-politici nuovi e peculiari. Rifuggendo dall'impostazione rigidamente "americana" delle businnes school, la "Scuola di San Donato" si distinse per un approccio "umanistico" proprio nella preparazione dei tecnici, che si volevano mettere in grado di agire autonomamente in contesti spesso difficili e diversi rispetto a quelli europei, costruendo così un patrimonio immateriale strategico per le sorti e lo sviluppo del gruppo. Governata da Boldrini, la Scuola coinvolse come docenti i migliori accademici del paese e i tecnici più preparati del gruppo, ma anche insegnanti provenienti dall'estero, facendo della scuola una realtà davvero internazionale aperta alle esperienze più innovative del settore, tanto da essere inserita dall'UNESCO nel proprio International Postgraduate Training Program destinato ai laureati dei paesi in via di sviluppo. Tutto ciò senza dimenticare un modello "medioevale" di comunità di discepoli e discenti che Boldrini indubbiamente aveva conosciuto in Cattolica, l'Ateneo dove insegnava e dal quale provenne un nucleo significativo di illustri economisti e statistici come - oltre allo stesso Boldrini - Albino Uggè, Pasquale Saraceno, Siro Lombardini, e geografi come Giuseppe Nangeroni (dei quali viene ricostruito il contributo di pensiero alla Scuola), che misero a frutto l'elaborazione d'ambito economico che aveva connotato la Cattolica negli anni Trenta e Quaranta. Il loro magistero ebbe modo di esplicarsi nelle aule ma anche sull'autorevole rivista della Scuola ("La Scuola in azione"), mettendo a fuco i temi dello sviluppo nazionale e internazionale, o quello del ruolo delle scienze demo-statistiche nel fornire elementi di valutazione e decisione al potere politico.
KW - Businnes school
KW - Businnes schools
KW - Catholic University of Sacred Heart
KW - ENI
KW - Enrico Mattei
KW - Enrico Matti
KW - Marcello Boldrini
KW - Scuola di Studi Superiori sugli Idrocarburi
KW - Università Cattolica
KW - Businnes school
KW - Businnes schools
KW - Catholic University of Sacred Heart
KW - ENI
KW - Enrico Mattei
KW - Enrico Matti
KW - Marcello Boldrini
KW - Scuola di Studi Superiori sugli Idrocarburi
KW - Università Cattolica
UR - http://hdl.handle.net/10807/106105
M3 - Chapter
SN - 978-88-343-3343-3
T3 - Ricerche. Storia
SP - 51
EP - 141
BT - Cultura in azione. L'ENI e l'Università Cattolica per lo sviluppo dei popoli
A2 - Maria, Bocci
ER -