La scomodità del diritto a migrare. Quando un diritto non è riconosciuto

Dalila Raccagni*

*Autore corrispondente per questo lavoro

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Abstract

[Ita:]L’immigrazione, che da sempre ha caratterizzato l’esperienza dell’umanità, ha visto la sua teorizzazione, identificabile nel diritto di emigrare, solo alle origini dell’età moderna, grazie alla filosofia politica occidentale per poi essere base dell'attuale diritto alla migrazione. In particolare nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo del 1948, per l’appunto, all’Articolo 13 si dichiara che «ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato» e «ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese».
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] The inconvenience of the right to migrate. When a right is not recognized
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteDiritti dell’uomo e società democratica
EditorStefania Gandolfi
Pagine77-86
Numero di pagine10
Stato di pubblicazionePubblicato - 2019

Keywords

  • Diritto
  • Migrazione

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