Abstract
[Ita:]Nel codice deontologico i medici sono spesso sollecitati ad agire in scienza e coscienza ed è importante non disgiungere l’una dall’altra. La coscienza esprime il primato del soggetto e sottolinea l’indipendenza del suo giudizio, ma va sempre posta in relazione
con una conoscenza reale dei fatti e della realtà nel suo complesso. Il riconoscimento
del primato del soggetto mette in luce che la scelta di cosa fare è sempre riconsegnata
alla libertà, e quindi alla responsabilità, di chi è chiamato ad agire. Il testo analizza i diversi modelli etico-antropologici oggi diffusi, per mettere in evidenza come la libertà
di coscienza sia conseguenza del vincolo morale che il giudizio di coscienza comporta per chi lo formula, però questa valutazione non ha come punto di riferimento il soggetto, ma la realtà. Per questo implica un fondamentale atteggiamento di apertura alla verità per cui, comprendendo la realtà circostante, si comprende anche se stessi come soggetti reali.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The rehabilitation of consciousness between subjectivity and subjectivism. Notes on the meaning of "acting in science and consciousness" |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 115-127 |
Numero di pagine | 13 |
Rivista | L'ARCO DI GIANO |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2009 |
Keywords
- bioethics
- bioetica
- conscience
- coscienza
- ethics
- freedom
- integrità
- libertà
- morale
- soggettivisimo
- soggettività
- subjectivity