Abstract
[Ita:]Il lavoro è diventato un oggetto sempre più sfuggente: non solo le
scienze sociali, anche la letteratura, il cinema e l’arte hanno perso la
capacità di rappresentarlo. Le associazioni sono in affanno: faticano a
entrare in relazione con lavoratori dispersi e mobili, non riescono a individuare
bisogni collettivi su cui costruire le proprie piattaforme contrattuali,
hanno perso quel senso di appartenenza necessario all’esercizio
della rappresentanza.
I social network sono una piazza, dove incontrarsi e parlare del proprio
lavoro, ma anche un auditorium, dove confrontarsi e riflettere, una fiera,
dove mettere in mostra i propri prodotti e un mercato, dove scambiare
risorse. Attraverso i social network, l’azione collettiva lascia il passo a
quella connettiva, l’appartenenza alla connessione, la solidarietà alla
collaborazione.
Questo libro raccoglie le esperienze e i racconti del lavoro che cambia,
attraverso i social media. Storie di lavoratori che nei social network vedono
cadere i confini tra i loro ruoli e cercano nuove modalità per rappresentare
la propria identità e costruire una reputazione; storie di persone
che navigano le reti per cercare lavoro; storie di dipendenti alla
ricerca di informazioni e occasioni di confronto che vadano oltre i
confini delle loro aziende; storie di professionisti che nei social media
costruiscono nuove comunità professionali.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The working network. Professions and professions in the digital age |
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Lingua originale | Italian |
Editore | Egea |
Numero di pagine | 152 |
ISBN (stampa) | 9788823833562 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2012 |
Keywords
- lavoro
- rete