Abstract
[Ita:]Quando, l’11 aprile 1963, Giovanni
XXIII firma Pacem in terris, l’Enciclica appare tappa significativa di un modo nuovo di affrontare il disordine mondiale. Tra i “segni dei tempi” è la “persuasione che le eventuali controversie tra i popoli non debbono essere risolte con il ricorso alle armi, ma attraverso il negoziato”. La posizione è chiara: il rispetto dei diritti dell’uomo è condizione per la pace. Anche i Pontefici successivi sino ai nostri giorni confidano nel negoziato e potenziano la presenza
della Santa Sede nelle organizzazioni internazionali.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The promotion of religious tolerance and non-discrimination as a fundamental factor in ensuring the Tranquillitas Ordinis. 50 years after Pacem in terris |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 175-197 |
Numero di pagine | 23 |
Rivista | Ius Canonicum |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2013 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- Religious Freedom
- Religious tolerance