TY - BOOK
T1 - «La nostra musica di chiesa è assai differente...». Mozart e la musica sacra italiana, Atti del Convegno internazionale di studi, Pavia, Collegio Ghislieri, 9-10 ottobre 2015
A2 - Cafiero, Rosa
A2 - Mellace, Raffaele
A2 - Toscani, Claudio
PY - 2018
Y1 - 2018
N2 - [Ita:]a dozzina di saggi raccolti nel presente volume osserva da più angolature un triplice oggetto: il mondo vasto e complesso della musica da chiesa italiana del secondo Settecento, all’indomani dell’enciclica Annus qui hunc («le eccellenti esecuzioni musicali che la gente del popolo può ascoltare ogni giorno nelle chiese», stando a Charles Burney); quella di Wolfgang Amadé Mozart, che in Italia scrisse poca musica da chiesa ma ne ascoltò moltissima e ne conservò a lungo la memoria e la lezione; infine, i loro rapporti reciproci, rapporti dinamici e complessi che vivono di tangenze e distanze, come dichiara la citazione mozartiana adottata come titolo. Viene così messa a tema una serie di questioni disparate, tutte essenziali alla composizione d’un quadro tanto complesso: questioni di contesto (produttivo, estetico ed esecutivo), stilistiche, morfologiche, di fortuna coeva, postuma e contemporanea, trattate con varietà di approccio, dall’indagine che attraversa ampie aree geografiche all’affondo che investe un singolo lavoro. Comune a ciascun contributo, così come all’affresco composito che ne risulta è un’impressione ineludibile: la ricchezza di quel processo di Kulturtransfer che da alcuni secoli aveva reso porosa la barriera geografica delle Alpi e che si rinnovò con meravigliosa efficacia nel dialogo tra Mozart, la musica da chiesa e l’oratorio italiani del suo tempo.
AB - [Ita:]a dozzina di saggi raccolti nel presente volume osserva da più angolature un triplice oggetto: il mondo vasto e complesso della musica da chiesa italiana del secondo Settecento, all’indomani dell’enciclica Annus qui hunc («le eccellenti esecuzioni musicali che la gente del popolo può ascoltare ogni giorno nelle chiese», stando a Charles Burney); quella di Wolfgang Amadé Mozart, che in Italia scrisse poca musica da chiesa ma ne ascoltò moltissima e ne conservò a lungo la memoria e la lezione; infine, i loro rapporti reciproci, rapporti dinamici e complessi che vivono di tangenze e distanze, come dichiara la citazione mozartiana adottata come titolo. Viene così messa a tema una serie di questioni disparate, tutte essenziali alla composizione d’un quadro tanto complesso: questioni di contesto (produttivo, estetico ed esecutivo), stilistiche, morfologiche, di fortuna coeva, postuma e contemporanea, trattate con varietà di approccio, dall’indagine che attraversa ampie aree geografiche all’affondo che investe un singolo lavoro. Comune a ciascun contributo, così come all’affresco composito che ne risulta è un’impressione ineludibile: la ricchezza di quel processo di Kulturtransfer che da alcuni secoli aveva reso porosa la barriera geografica delle Alpi e che si rinnovò con meravigliosa efficacia nel dialogo tra Mozart, la musica da chiesa e l’oratorio italiani del suo tempo.
KW - Musica sacra
KW - Musicologia storica
KW - Wolfgang Amadeus Mozart
KW - Musica sacra
KW - Musicologia storica
KW - Wolfgang Amadeus Mozart
UR - http://hdl.handle.net/10807/131593
UR - http://www.sedm.it/sedm/it/saggi/146-mozart-toscani.html
M3 - Other report
SN - 978-8-885780-05-7
VL - 8
T3 - SAGGI
BT - «La nostra musica di chiesa è assai differente...». Mozart e la musica sacra italiana, Atti del Convegno internazionale di studi, Pavia, Collegio Ghislieri, 9-10 ottobre 2015
PB - Società editrice di musicologia
ER -