Abstract
[Ita:]Introduzione. Come è noto da circa un anno è stato
emanato lo schema di intesa tra Governo e Regioni sui
controlli da effettuare sui lavoratori esposti a rischio “alcol
e droghe”; la finalità di questo documento sta nell’armonizzare
a livello Nazionale il comportamento dei medici e
degli organismi di vigilanza. Il presente lavoro vuole porre
l’attenzione su quanto avviene in Europa e se a livello Comunitario
vi è armonizzazione.
Obiettivi. L’analisi effettuata mira a rilevare che la
problematica sul controllo dell’uso-abuso di alcol e
droghe negli ambienti di lavoro sia difficilmente armonizzabile
a livello Nazionale così come a quello Comunitario.
Metodi. Esame della legislazione Europea e Italiana.
Risultati. Come previsto dall’analisi della legislazione
emerge una non completa armonizzazione sul tema, ciò è
dovuto al fatto che disposizioni in materia impattano sui diritto
del lavoro e pubblico e su normative Nazionali in generale,
tra queste di per certo va ricompresa la normativa sulla
protezione dei dati personali e privacy; secondo l’ILO la
trattazione di tali aspetti deve essere intrapresa a livello locale
in accordo con le normative nazionali. Proprio a tal proposito
vi è la questione inerente alla gestione dell’esito dei
test e della visita; in Italia il Datore di lavoro viene informato
della positività al test ed è lui stesso che deve sostenere le
spese per gli accertamenti di II livello presso il SERT; anche
la conservazione del posto di lavoro è riservata ai soggetti
tossicodipendenti che accettino le cure del caso (e che quindi
ne informino il Datore di Lavoro). In paesi come Belgio,
Germania e Francia il medico informa il datore di lavoro
solo dell’esito della visita così come avviene in Italia per
tutti quei rischi non ricompresi in quello da “alcol e droghe”.
Un altro aspetto è quello sull’opportunità ad effettuare
controlli sull’assunzione di alcol e droghe, in generale
nella gran maggioranza dei paesi Europei (tra cui Germania,
Spagna e Paesi Scandinavi) vige la regola di effettuare
i controlli in quei settori dove in qualche modo vi
sono motivi di sicurezza pubblica, questo aspetto è in sintonia
con quanto avviene in Italia.
Un altro punto di differenza è quello inerente il diniego
all’effettuazione degli esami; in Inghilterra in caso di rifiuto
il lavoratore può incorrere in un’azione disciplinare,
in Repubblica Ceca il diniego è inteso come una violazione
delle norme sul lavoro e quindi può comportare il licenziamento.
Conclusione. Da quanto emerso si rileva la non armonizzazione
a livello Europeo per i controlli su alcol e
droghe, gli aspetti su cui si rilevano sostanziali divergenze
sono quello della privacy e quello sugli interventi Datoriali
in caso di riscontro di positività.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] the legislation on controlling the intake of alcohol and drugs and / or psychotropic substances: analysis of the legislation in relation to what is happening in Europe |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 146-146 |
Numero di pagine | 1 |
Rivista | Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia |
Volume | 2018 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2018 |
Keywords
- Alcool Droghe Normativa