TY - JOUR
T1 - La mancata risoluzione del concordato preventivo omologato non esclude la fallibilità. Considerazioni per un’interpretazione restrittiva del nuovo art. 119, comma 7°, c.c.i.i.
AU - Barletta, Antonino
PY - 2022
Y1 - 2022
N2 - [Ita:]Le Sezioni Unite della Cassazione definiscono un quadro completo dei rapporti tra concordato preventivo e fallimento, ammettendo la fallibilità del debitore dopo l’omologazione del concordato, pur in assenza di risoluzione, allorché l’insolvenza si manifesti nella sua incapacità di adempiere il concordato. Pertanto, si esclude — in modo condivisibile — che la fallibilità dell’impresa in concordato sia assoggettata a regole speciali, volte a riconoscere ai soli creditori concordatari la legittimazione alla proposizione della relativa istanza fintanto che il concordato non sia risolto. Questo scritto si sofferma sul tema delle conseguenze dell’apertura del fallimento in relazione agli effetti dilatori, esdebitatori e segregatori del concordato preventivo. Inoltre, vengono esaminate le questioni interpretative che si profilano in relazione alla disposizione di cui all’art. 119, comma 7°, c.c.i.i., nella parte in cui viene previsto che la risoluzione sia condizione per la fallibilità, a meno che l’insolvenza non sia dovuta ai debiti sorti dopo il deposito della domanda di concordato.
AB - [Ita:]Le Sezioni Unite della Cassazione definiscono un quadro completo dei rapporti tra concordato preventivo e fallimento, ammettendo la fallibilità del debitore dopo l’omologazione del concordato, pur in assenza di risoluzione, allorché l’insolvenza si manifesti nella sua incapacità di adempiere il concordato. Pertanto, si esclude — in modo condivisibile — che la fallibilità dell’impresa in concordato sia assoggettata a regole speciali, volte a riconoscere ai soli creditori concordatari la legittimazione alla proposizione della relativa istanza fintanto che il concordato non sia risolto. Questo scritto si sofferma sul tema delle conseguenze dell’apertura del fallimento in relazione agli effetti dilatori, esdebitatori e segregatori del concordato preventivo. Inoltre, vengono esaminate le questioni interpretative che si profilano in relazione alla disposizione di cui all’art. 119, comma 7°, c.c.i.i., nella parte in cui viene previsto che la risoluzione sia condizione per la fallibilità, a meno che l’insolvenza non sia dovuta ai debiti sorti dopo il deposito della domanda di concordato.
KW - risoluzione concordato preventivo
KW - inadempimento
KW - crisi d'impresa
KW - fallimento
KW - risoluzione concordato preventivo
KW - inadempimento
KW - crisi d'impresa
KW - fallimento
UR - http://hdl.handle.net/10807/225027
M3 - Articolo in rivista
SN - 2499-1007
VL - 2022
SP - 769
EP - 782
JO - BANCA BORSA TITOLI DI CREDITO
JF - BANCA BORSA TITOLI DI CREDITO
ER -