Abstract
[Ita:]gruppi di auto/mutuo aiuto sono esperienze ormai note, così
come noti sono i benefici per chi li frequenta. Tuttavia i sistemi
istituzionali di welfare, nazionali e locali, benché li riconoscano e
li nominino, non puntano su tale strumento e non lo incardinano
seriamente nelle pratiche ordinarie dei servizi sociali e sociosanitari.
Perché questo accade? La risposta risiede nella logica
stessa dell’auto/mutuo aiuto, la mutualità, che cozza contro
l’impostazione ideologica di sistemi di welfare in cui l’aiuto è un
processo unidirezionale «dato» dai professionisti incardinati nel
sistema, in virtù della loro competenza esperta. C’è bisogno, invece,
di un modello di welfare societario, intrinsecamente capace
di accogliere la logica dell’auto/mutuo aiuto come fondamento,
un welfare pienamente sussidiario, strutturato secondo l’idea
contro-intuitiva della piena reciprocità.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The logic of self-help. Reciprocity in corporate welfare |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 25-34 |
Numero di pagine | 10 |
Rivista | LAVORO SOCIALE |
Volume | vol. 18 |
DOI | |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2018 |
Keywords
- Auto/mutuo aiuto
- Reciprocità
- Sistemi di welfare
- Welfare societario