Abstract
[Ita:]L'autore sostiene che il ricorso a certi termini nella giurisprudenza amministrativa si giustifica in una logica 'evocativa', e cioè diretta non tanto a richiamare categorie o concetti precisi, ma a richiamare il piano o il livello di argomentazione in cui si intende collocarsi e confrontarsi la pronuncia del giudice. Inoltre sostiene che l'utilizzo di termini stranieri non vale solo a richiamare espressioni note o meglio definite in lingue straniere, ma vale anche a richiamare le logiche e i caratteri dell'istituto secondo l'ordinamento straniero. L'utilizzo del termine straniero allude a un rinvio ricettizio.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The language in administrative jurisprudence |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Lingua e processo |
Pagine | 133-160 |
Numero di pagine | 28 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2016 |
Keywords
- Giurisprudenza amministrativa
- LINGUA