Abstract
[Ita:]La presente monografia intende ricostruire, anche attraverso l’utilizzo di numerosi documenti inediti frutto di lunghe ricerche effettuate nei principali archivi italiani, le complesse vicende giuridiche di cui furono dolenti protagonisti i cittadini italiani “considerati di razza ebraica” nel torno di tempo compreso tra il 1938 ed il 1945. Il prisma della persecuzione giuridica voluta da Benito Mussolini è analizzato secondo una pluralità di prospettive: dallo studio della normativa, di cui si indaga l’elaborazione ed il contenuto, fino ai devastanti effetti prodotti dalle circolari amministrative, preludio del periodo repubblichino; dalle ripercussioni sul codice civile del 1942 alla gestione della politica discriminatoria ad opera della Direzione Generale per la Demografia e la Razza istituita presso il ministero dell’Interno; dall’atteggiamento dei giuristi (docenti universitari, magistrati e avvocati) alle trattative del governo fascista con la Santa Sede; dai tentativi dell’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane di limitare, per quanto possibile, la portata dei provvedimenti alle pratiche elusive della normativa e ai tentativi, da parte fascista, di colmare quelle che apparivano quali falle della stessa.
Dallo studio, che non omette di considerare anche l’importante momento coloniale e le leggi di Norimberga, emerge una responsabilità corale e diffusa ai più vari livelli, tale da infrangere, o almeno far riponderare, il mito degli “italiani brava gente”.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The legality of evil. The Mussolinian offensive against Jews in the historical-juridical perspective (1938-1945). |
---|---|
Lingua originale | Italian |
Editore | Giappichelli Editore |
Numero di pagine | 614 |
ISBN (stampa) | 9788834899588 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2013 |
Keywords
- Legislazione antiebraica