Abstract
[Ita:]Attraverso la coltre oscura, tragica e irredimibile della guerra riesce talora a filtrare qualche bagliore di verità e dignità, di ‘tregue pensose’: atti di riconoscimento del ‘volto dell’altro’, azioni giuste, oltre la semplice obbedienza all’ordine ricevuto. È la narrazione letteraria che sa disvelare, nelle ‘tempeste d’acciaio’ del conflitto di massa e della carneficina industrializzata, non meno che nelle vite di ogni giorno, quanto vi è di ‘spiritualmente tipico’: la ‘dimensione spettrale’, come avrebbe detto lo scrittore Robert Musil, in cui si invera l’‘umano’. Si può forse pensare che questa magia di disvelamento, che si rinnova ogni volta nelle grandi narrazioni, non sia destinata a illuminare – ieri, oggi e sempre – chi, per professione o per semplice appartenenza al genere umano, voglia debba confrontarsi con la ‘domanda di giustizia’? E che ad addensare ancor più questa domanda, guidandola verso risposte possibili, non sia proprio lo sguardo di una letteratura che abbia saputo penetrare nell’estremo scempio della guerra, di una guerra che è stata detta Grande? La Grande Guerra. Storie e parole di giustizia è ricerca dolente e partecipe di ‘parole giuste’, ispirate dalle storie di chi o su chi ha attraversato gli abissi di un conflitto mai veramente finito, perché coagulo e anticipazione di molti degli orrori dei nostri recenti passati e di un presente che ancora non riesce a liberarsi dallo spettro di Polemos.
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Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The great war. Stories and words of justice |
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Lingua originale | Italian |
Editore | Vita e Pensiero |
Numero di pagine | 293 |
ISBN (stampa) | 9788834334393 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2018 |
Keywords
- Giustizia
- Giustizia e letteratura
- Grande Guerra
- Great War
- Justice
- Law and literature
- Victims
- Vittime