LA FISICA DELLA IELLA

Giovanni Gandini, Katia Francesconi

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivistapeer review

Abstract

[Ita:]Talvolta si definisce infortunio ciò che e dovuto a sfortuna, ma buona parte di questi non è attribuibile al caso. La gente comune, parlando di infortuni nella pratica sportiva, ritiene che l'infortunio sia un rischio da correre, dal momento che alla macchina umana sono richiesti i massimi livelli prestazionali e quello che conta è il risultato. Gli stessi addetti ai lavori, più spesso di quanto si pensi, indicano la sfortuna all'origine dell'evento traumatico, usandola per celare errori metodologici e di programmazione dell'allenamento. Ma è proprio vero che non e possibile individuare gli atleti più esposti al rischio d'infortunio? Esistono delle casistiche d'infortunio non rapportabili alla mala sorte? Intorno a queste problematiche è necessario riflettere poichè oltre a contraddire i reali valori dello sport (sano agonismo e benessere per chi lo pratica), tali eventi danneggiano I'atleta che Ii subisce, la società sportiva di appartenenza e l'intera società civile. I traumi sportivi costituiscono il 10-20% di tutti i traumi osservati in un Pronto soccorso: iI 20% degli studenti adolescenti e il 28% degli adulti in età lavorativa perdono almeno un giorno di lavoro all'anno per lesioni da sport, Le statistiche americane confermano che per ogni 1.000 abitanti si verificano ogni anno 26 incidenti sportivi, senza poter valutare i danni subiti a lungo termine.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] THE PHYSICS OF JELLY
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)25-37
Numero di pagine13
RivistaSPORT & MEDICINA
Stato di pubblicazionePubblicato - 2010
Pubblicato esternamente

Keywords

  • INFORTUNIO
  • PROPRIOCETTIVITA

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