Abstract
[Ita:]L’articolo, dopo aver premesso che, secondo l’insegnamento della
giurisprudenza costituzionale, la disciplina (statale) dei titoli richiesti
per eseguire un intervento edilizio, la definizione (statale) delle categorie
cui ricondurre gli stessi interventi, nonché l’indicazione (statale)
dei casi in cui ciascun titolo è necessario integrano dei principi fondamentali
della materia “governo del territorio”, si sofferma sulla sentenza
Corte costituzionale 9 marzo 2016, n. 49, secondo cui è riservata
allo Stato pure la disciplina dei provvedimenti di divieto di prosecuzione
dell’attività svolta in base alla d.i.a. (o alla s.c.i.a.) e di rimozione
dei relativi effetti.
L’Autore, quindi, rileva la complessiva marginalizzazione del ruolo
della legislazione regionale, il cui ambito di intervento risulta ben circoscritto
dalla giurisprudenza costituzionale; marginalizzazione che
riflette l’esigenza di uniformità nella disciplina dei titoli edilizi, anche
al fine di raggiungere adeguati livelli di semplificazione in tutto il territorio
nazionale.
Resta il fatto che così lo Stato diviene il dominus delle politiche di
semplificazione in tema di titoli edilizi: soltanto allo Stato spetta stabilire
cosa e in che termini semplificare.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The regulation of building titles between (a lot) State and (less and less) Regions |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 92-108 |
Numero di pagine | 17 |
Rivista | RIVISTA GIURIDICA DI URBANISTICA |
Volume | 2016 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2016 |
Keywords
- edilizia urbanistica
- semplificazione
- stato regioni
- titoli edilizi