Abstract
[Ita:]Con la conclusione del Vaticano II e la pubblicazione dei documenti conciliari che definirono la relazione tra Stato e Chiesa secondo il principio della piena cooperazione in perfetta e reciproca indipendenza e autonomia, la Santa Sede ha progressivamente firmato un numero crescente di convenzioni. Se certamente lo scopo di tali documenti ha in larga parte riguardato questioni principalmente legate alla vita della Chiesa di Roma all’interno di paesi di tradizione cristiana, esistono casi in cui accordi assimilabili sono stati sottoscritti con paesi espressione di altri percorsi religiosi, arricchendo così la questione del rapporto tra Stato e Chiesa con elementi interessanti sotto il profilo del dialogo e del mutuo riconoscimento.
All’interno di quest’ultimo orizzonte ritroviamo in particolare i casi di Marocco, Israele e Palestina. Questi paesi non hanno solamente intrattenuto e ricercato un dialogo diplomatico con la Santa Sede e neppure si sono limitati a partecipare o promuove con la Chiesa cattolica importanti momenti di incontro interreligioso, ma hanno anche deciso di intrecciare queste due dimensioni all’interno di un quadro negoziale ufficiale sottoscrivendo convenzioni e accordi con l’obiettivo di dettagliare la posizione e la condizione della Chiesa all’interno dei propri territori.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Vatican diplomacy in the Middle East |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Raccontare e lasciarsi raccontare. Esperimenti di dialogo islamo-cristiano |
Pagine | 76-95 |
Numero di pagine | 20 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2018 |
Keywords
- Medio Oriente
- Santa Sede