La criminalizzazione dell’«Altro di troppo»

Gaia Donati

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Abstract

[Ita:]In contesti sociali di disorientamento e di dissesto, in cui si acuisce l’affannoso tentativo di individuare soluzioni congrue alle contraddizioni sistemiche, si manifesta con singolare intensità la tendenza, immanente alla natura dell’uomo, a proiettare il malessere individuale e collettivo su un capro espiatorio. Le democrazie tardo-moderne, in cui «il sistema sociale tende a isolare gli individui, approfondendo la solitudine della loro lotta per la sopravvivenza», rappresentano una sede tristemente privilegiata per il sorgere e per il consolidarsi di queste pratiche, che la letteratura spiega essere connaturate alle relazioni umane. Mai come oggi siffatti meccanismi conoscono peraltro una traslazione nell’ambito del diritto penale, il quale viene a tratteggiare il contesto in cui i cittadini, sia in maniera diretta sia per il tramite della comunicazione mediatica, esprimono la propria ansietà e la propria ricerca di giustizia.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] The criminalization of the “Other too many”
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteL’ombra delle ‘colonne infami’. La letteratura e l’ingiustizia del capro espiatorio
EditorA. Provera, A. Visconti Gabrio Forti
Pagine65-71
Numero di pagine7
Stato di pubblicazionePubblicato - 2022

Keywords

  • Capro espiatorio
  • Diritto penale del nemico
  • Populismo punitivo
  • Storia della colonna infame

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