La compatibilità dell’imposta sui servizi digitali con le convenzioni per evitare le doppie imposizioni concluse dall'Italia

Paolo Arginelli

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Abstract

[Ita:]Il contributo analizza la compatibilità della Imposta sui servizi digitali, introdotta nell’ordinamento italiano dalla legge di bilancio per il 2019 ed oggetto di modifica ad opera della legge di bilancio per il 2020, con le disposizioni recate dalle convenzioni per evitare le doppie imposizioni concluse dall’Italia. Esso, in particolare, sviluppa una pluralità di argomenti che supportano la tesi che detto tributo possa qualificarsi come imposta sul reddito ai sensi delle predette convezioni (cfr. articolo 2 delle stesse). Da tale premessa discende la conclusione che all’Italia sia generalmente preclusa l’applicazione di tale imposta nei confronti dei soggetti residenti negli Stati con cui dette convenzioni siano state concluse per effetto delle norme pattizie che disciplinano la tassazione dei redditi di impresa, ovvero – in talune limitate fattispecie – delle norme pattizie concernenti la tassazione dei canoni di licenza e dei servizi tecnici.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] The compatibility of the tax on digital services with the agreements to avoid double taxation concluded by Italy
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteProfili fiscali dell'economia digitale
EditorL. Carpentieri
Pagine87-114
Numero di pagine28
Stato di pubblicazionePubblicato - 2020

Keywords

  • doppie imposizioni
  • servizi digitali

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