Abstract
[Ita:]Tra l’estate del 1908 e l’inizio del 1912 Guido Gozzano si dedica alla stesura di un poemetto rimasto incompiuto, “Le Farfalle“, che esprime in versi la sua passione collezionistica e più specificatamente entomologica. Poco tempo dopo, nel 1914, Camillo Sbarbaro pubblica i componimenti di “Pianissimo“, dove compaiono le prime tracce di uno studio scientifico che si unisce anche in questo caso all’impulso per la raccolta, innervando a sprazzi l’intera produzione del poeta: a interessare Sbarbaro sono i licheni, organismi «incospicui», «negletti», eppure caratterizzati da un polimorfismo tenace, pari a quello delle farfalle. Ciò che qui si vuole dimostrare è come la collezione, intesa a mo’ di sistema organizzativo degli elementi della realtà, plasmi temi e strutture formali della poesia di entrambi gli autori. La collezione diventa un modello conoscitivo con cui esplorare il reale nella sua totalità, almeno potenziale, attraverso i singoli esemplari selezionati, che assumono la portata di simboli universali.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The collection becomes a page. The butterflies of Gozzano and the lichens of Sbarbaro |
---|---|
Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 1-18 |
Numero di pagine | 18 |
Rivista | SINESTESIEONLINE |
Volume | XIII |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2024 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- Guido Gozzano
- Camillo Sbarbaro
- Modernità letteraria
- Contemporary Italian Literature
- Letteratura italiana moderna e contemporanea
- Literary modernity
- Collezione