Abstract
[Ita:]Germania a parte, nessun'altra grande economia occidentale presenta una bilancia commerciale attiva. Tra i Paesi in deficit, l'Italia però si caratterizza per il passivo più
basso in assoluto. Ciò grazie ad un attivo manifatturiero strutturale che arriva quasi a compensare completamente il nostro disavanzo storico per l'energia, reso più pesante
dall'abbandono del nucleare. Questo quadro si è sostanzialmente confermato nel 2011, anno in cui il nostro export ha riguadagnato in valore i livelli pre-crisi del 2008 contro ogni previsione e il deficit commerciale con l'estero è stato contenuto su valori assai inferiori a quelli di Francia, Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti.
Mai come in questi frangenti è utile guardare ai fatti, anche in una prospettiva storica, evitando
di cadere in facili entusiasmi oppure, all'opposto, in quegli atteggiamenti catastrofisti che tanto hanno nuociuto alla nostra immagine internazionale negli ultimi anni, alimentando
la tesi di un declino irreversibile dell'Italia nel commercio mondiale.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The Italian trade balance. Re-read history to predict the future |
---|---|
Lingua originale | Italian |
Numero di pagine | 5 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2012 |
Pubblicato esternamente | Sì |
Keywords
- Bilancia commerciale italiana
- Italian foreign trade series
- Italian trade balance
- serie storiche commercio estero italiano