Abstract
[Ita:]Il saggio analizza un’evidente caratteristica dell’attuale sistema di welfare italiano che è, per
così dire, l’eccesso di verbosità nell’individuazione di cure e di “vie di uscita” alla sua perdurante
crisi. Una miriade di etichette e curiose formulazioni verbali ci propongono altrettanti
seducenti nuovi approcci o nuovi modelli capaci, a loro dire, di rovesciare magicamente la
sensazione di frustrazione e di stagnazione in cui versano per gran parte i servizi sociali e
sociosanitari in Italia e non solo. L’Autore evidenzia come il senso di confusione che rischia
di divenire tragicomico sia ingigantito dall’inconsapevole mescolamento, anche nel dibattito
scientifico, di paradigmi tra loro inconciliabili. Gli stessi termini e concetti emergenti da serie
riflessioni epistemiche realmente innovative (reciprocità, empowerment, care, sussidiarietà
ecc.) vengano spesso inopinatamente utilizzati entro la cornice del vecchio paradigma assistenzialistico
oggi in crisi. La perdita del senso di molte parole-chiave irrinunciabili intorbidisce
il pensiero e di qui la capacità degli attori istituzionali e dei professionisti di incidere
razionalmente sui processi degenerativi in atto.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The Babel of the "new welfare". Is it still possible to understand us? |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 17-27 |
Numero di pagine | 11 |
Rivista | POLITICHE SOCIALI E SERVIZI |
Volume | 2015 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2015 |
Keywords
- Sistema di welfare italiano
- modelli