Abstract
[Ita:]L’intensità del trasporto ha un trend destinato ad aumentare in complessità quantitativa e qualitativa nel mercato globalizzato dei prodotti agroalimentari, al crocevia mediterraneo dell’import-export, nelle realtà urbane che modificano le abitudini alimentari e con l’emergere di nuove nicchie di consumo.
Le merci sono in continuo movimento, accelerato dall’annullamento delle distanze attraverso le moderne infrastrutture. La società contemporanea è connotata da un’accentuata tensione alla dinamicità, alla velocità declinata come possibilità di spostamento su lunghe distanze e in tempi ridotti, di trasferimento on demand.
I trasporti sono fondamentali per l’economia e la società: l’industria dei trasporti nell’Unione Europea rappresenta il 4,6% circa del PIL, occupa più di 10 milioni di persone pari al 4,5% della popolazione attiva (dati 2014)1. La mobilità è implicata
in molte tra le cruciali questioni ambientali: consumo di materie prime non rinnovabili, inquinamento atmosferico, impatto acustico, impatto paesaggistico, occupazione dei suoli, impatti sulla salute umana. Per la sua complessità si colloca
appieno nella questione climatica mondiale, monitorata come uno dei massimi fattori inquinanti: le emissioni crescono in misura proporzionale all’aumento della richiesta di trasporto, nonostante questo sia un settore in continuo miglioramento
tecnologico per efficienza energetica. Grazie ai progressi tecnologici si producono veicoli più ecologici e al contempo un numero sempre più elevato di passeggeri e merci si sposta just in time, annullando i vantaggi acquisiti in termini di efficienza. La domanda e il tema «mobilità e trasporti sostenibili», anche nei sistemi agroalimentari, non solo è un oggetto quantitativamente, tecnicamente e scientificamente rilevante per la nascente circular economy, ma una leva qualitativa di
sviluppo economico e sociale.
Il lavoro presentato è frutto della collaborazione fra due centri di eccellenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore: Agrisystem e l’Alta Scuola per l’Ambiente. Le parole chiave da cui la ricerca ha preso avvio sono «sostenibilità», «cibo» e «mobilità» nella loro correlazione. Ci si è chiesti: «Può il trasporto di cibo diventare economicamente, socialmente e culturalmente sostenibile, per preservare l’ecosistema?».
La ricerca scientifica ha portato all’ideazione di un marchio denominato KMETRO VERDE, che vuole fungere da spinta culturale e competitiva per promuovere la sostenibilità dei trasporti tra imprese e consumatori2. Le PMI italiane, nella loro capacità di coniugare tradizioni, competitività e benessere delle comunità, possono orientarsi strategicamente nel considerare la qualità dei trasporti come una forza propulsiva d’innovazione, che le proietti ancor più nei mercati internazionali e le quoti tra i consumatori attenti alla sostenibilità.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] KMETRO VERDE, a cultural innovation and a brand for sustainable mobility and transport in agri-food systems. The result of pedagogical research, an opportunity for SMEs |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 287-299 |
Numero di pagine | 13 |
Rivista | QUADERNI DI RICERCA SULL'ARTIGIANATO |
Volume | 2016 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2016 |
Keywords
- cibo
- education
- educazione
- food miles
- km zero
- kmetro verde
- progettazione pedagogica
- sistema agroalimetare
- sostenibilità
- sustainability
- transportation
- trasporti