Kant e le categorie di modalità

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Abstract

[Ita:]In questo articolo il tema della modalità è analizzato come problema della formazione dei giudizi e delle categorie. La convinzione di fondo della Critica kantiana è che ogni giudizio è modale poiché nella modalità a essere giudicato non è un oggetto, ma una funzione, il giudizio stesso, il suo senso, il suo valore per lo stesso soggetto nell’atto in cui giudica: il giudizio modale quindi non è impuro. Le forme logiche modali sono una riflessione sulle funzioni costitutive dell’oggettività, tanto che la validità della conoscenza dell’esperienza dipende da questa previa e modulabile fondazione trascendentale. In questo senso i giudizi della classe modale esercitano una funzione primariamente gnoseologico-epistemologica o più precisamente trascendentale. La modalità (giudizi, categorie, schemi, postulati) attesta come avviene la composizione soggetto-predicato, il loro modo specifico di connessione. Il momento modale si rivela fondativo rispetto alle altre classi di giudizio e rispetto alla serie delle condizioni dell’esperienza in generale. Su questo punto Kant imprime alla logica trascendentale una svolta fondativa prima non riconosciuta dalla logica formale. L’ontologia critica, infatti, consiste proprio nel porre in primo piano il «rapporto», ossia il diverso modo con cui una stessa cosa (sia essa fenomeno o noumeno) si relaziona al soggetto.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Kant and the categories of modalities
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)591-601
Numero di pagine11
RivistaRIVISTA DI FILOSOFIA NEOSCOLASTICA
Stato di pubblicazionePubblicato - 2017

Keywords

  • Kant
  • categoria
  • category
  • giudizio
  • judgment
  • modality
  • modalità
  • postulates
  • postulati

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