Abstract
[Ita:]Il grande critico George Steiner fonda il senso della letteratura nel dialogo e nella relazione con l’altro, inteso anzitutto come trascendenza (l’Altro), ma anche incarnato nelle forme dell’umano, simile e diverso. La scrittura (del sé o dell’altro), la riflessione, il racconto nascono con l’uscita da se stessi e dal proprio narcisismo, si costituiscono quando si supera la chiusura dentro il proprio “recinto”; al contempo, le strutture mentali prodotte dalle arti, pur essendo influenzate dai fattori storici, non sono puro frutto delle condizioni sociali o economiche, ma vivono anche di propri meccanismi interni e possono capire ciò che vivono, assumendo un ruolo attivo nella “costruzione sociale” della realtà.
Tale prospettiva è svolta nell'articolo attraverso un esempio, realizzato
con adulti stranieri a Milano, a partire dal volume "Io sono stato legno sanza vela e sanza governo. Dante alla Scuola di Lingua e di Cultura Italiana
della Comunità di Sant’Egidio" (Stampa, 2021) curato da Giuliana Nuvoli, già professoressa di Letteratura Italiana all’Università degli Studi di Milano e una delle maggiori esperte contemporanee del poeta fiorentino. Con il supporto di Marzia Pontone, Lanfranco Li Cauli e degli altri insegnanti di Sant’Egidio, è stato proposto agli studenti – in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante nel 2021 – di rileggere l’Alighieri alla luce della propria vicenda migrante e, al contempo, di appropriarsi della cultura italiana, attraverso la lettura poetica di Dante.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] "I have been wood without a sail and without a government". The power of literature and storytelling |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 48-51 |
Numero di pagine | 4 |
Rivista | ESSERE A SCUOLA |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2023 |
Keywords
- Dante Alighieri
- Divina Commedia
- Letteratura
- Memoria
- Migrazione