Abstract
[Ita:]Nella produzione letteraria di Tommaso Campanella la dimensione della preghiera si dispiega eminentemente all’interno della sua raccolta di poesie, la Scelta di poesie filosofiche di Settimontano Squilla, e assume perlopiù i toni tipici del salterio: invocazione, supplica, lamentazione, rendimento di grazie, rinnovando, ad ogni sua ricorrenza, l’energia performativa utile alla comunicazione del messaggio dell’autore. La preghiera si inserisce nei versi dello Stilese come in un luogo che le è naturale, come forma propria alla materia, perché essi costituiscono uno spazio di libertà strettamente legato all’alimentazione della vita e alla fiducia nella parola: tali versi, infatti, sono affrancati dall’asservimento al potere politico e alle regole del gusto letterario e, giusta le indicazioni della teoria poetica dell’autore, concorrono alla conservazione dell’individuo e della società. Mentre, da un lato, il verso assume a contenuto le istanze dell’orazione o della liturgia, dall’altro, a complemento, in dinamica biunivoca, la tensione performativa dell’orazione attrae nel proprio campo di forze la forma dei versi, i quali, scandendo il loro ritmo secondo quello del polso umano, ne rappresentano anche le aspirazioni meno esibite.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] «I still return to ask for mercy»: trust in the word in the prayerful poetry of Tommaso Campanella |
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Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | La preghiera nella letteratura italiana |
Pagine | 300-310 |
Numero di pagine | 11 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2024 |
Keywords
- Campanella
- salmi
- preghiera
- poesia