Invenzione romanzesca e autobiografismo nel Poeta di Pietro Chiari

Cristina Cappelletti

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Abstract

[Ita:]Pietro Chiari ha certamente legato il proprio nome soprattutto a romanzi di «donnesche imprese», che ebbero particolare fortuna proprio presso un pubblico femminile. Poche le eccezioni, e per questo di particolare interesse, specie se il protagonista del romanzo che intendo presentare è un poeta che si dedica anche al teatro, proprio come l’autore. Attraverso l’analisi de Il poeta o sia le Avventure di D. Oliviero de Vega poeta spagnolo scritte da lui medesimo, e tradotte in italiano dall’abate Pietro Chiari (Venezia, Pasinelli, 1757), si intende mettere in rilievo l’aspetto picaresco e le fonti cui ha attinto Chiari. In seconda istanza verranno indicati i pittoreschi aspetti autobiografici, dove – fatte e rifatte le debite proporzioni – è possibile scindere un Poeta agens, il protagonista, che incorre in una serie infinita di avventure per fuggire il matrimonio con l’odiata cugina, da un Poeta auctor, voce narrante, che sovente diviene interprete del pensiero chiariano.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Romance invention and autobiography in the poet of Pietro Chiari
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteLa sensibilità della ragione. Studi in omaggio a Franco Piva
EditorLaura Colombo, Mario Dal Corso, Paolo Frassi, Stefano Genetti, Rosanna Gorris Camos, Pierluigi Ligas, Paola Perazzolo
Pagine133-141
Numero di pagine9
Stato di pubblicazionePubblicato - 2012
Pubblicato esternamente

Keywords

  • Autobiografia
  • Chiari
  • Romanzo
  • Settecento

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