Abstract
[Ita:]Le recenti linee storiografiche che si occupano della memoria scolastica collettiva assegnano un nuovo spazio d’indagine alle rappresentazioni che l’industria culturale ha offerto della scuola, dei docenti e degli studenti. In questo ambito di studi si inserisce la presente ricerca che intende analizzare il processo di trasformazioni stratificate che si sono intrecciate attorno al racconto di Giani Stuparich, Un anno di scuola (1929). L’opera letteraria è esito di un processo di costruzione di memoria individuale dell’autore in dialogo con la memoria collettiva giovanile del primo Novecento. I ricordi personali e condivisi nella temperie culturale della Trieste mitteleuropea e irredentista si sedimentano nell’opera letteraria e si dilatano nel tempo attraverso le molteplici edizioni del testo e nella trasposizione cinematografica realizzata da Franco Giraldi nel 1977. Le rappresentazioni della scuola, degli insegnanti e delle inquiete esistenze degli studenti si trasformano in un vero e proprio spazio dell’immaginario dove le molteplici contaminazioni tra scritture e riscritture modificano la conoscenza del passato e ne consegnano di generazione in generazione una rappresentazione dinamica e suscettibile di nuove interpretazioni
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Restlessness and disenchantment among the desks: A school year by Giani Stuparich from the story to the film |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 205-215 |
Numero di pagine | 11 |
Rivista | Ricerche di Pedagogia e Didattica |
Volume | 16 |
DOI | |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2021 |
Keywords
- Trieste
- XX secolo
- XX th Century
- history of education
- letteratura giovanile
- memoria scolastica
- school memory
- storia dell’educazione
- youth literature