Ingiustizia e riparazione

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Abstract

[Ita:]Il lavoro mira a evidenziare come la risposta all’ingiustizia non possa essere costruita attraverso modalità di ritorsione del male, fondate sul presupposto di un’identificazione dell’altro come realtà negativa da neutralizzare, sconfiggere o eliminare. Modalità, queste, che sono state alla base, per millenni, dei concetti di pena e di guerra. Di qui la parte propositiva del contributo, volta a ridefinire la risposta verso le realtà negative in termini di fedeltà al bene dinnanzi al male e di impegno speso, senza intenti di sopraffazione, per tornare a rendere giusti, nei confronti di tutti i soggetti coinvolti, rapporti che non lo siano stati: posto che il male non è suscettibile di essere revocato e che, rispetto ad esso, si può solo ‘ricostruire’. Ne risulta conclusivamente segnalata l’esigenza di superare le dinamiche conflittuali che, purtroppo, vengono tuttora ritenute inevitabili nei rapporti tra gli Stati e tra altre aggregazioni umane: onde creare la consapevolezza dell’urgenza di far crescere tra i popoli l’aspirazione, secondo la strada interreligiosa promossa sul tema da papa Francesco, verso una ‘fratellanza universale’.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Injustice and reparation
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)252-261
Numero di pagine10
RivistaFILOSOFIA E TEOLOGIA
VolumeXXXV
Stato di pubblicazionePubblicato - 2021

Keywords

  • giustizia come fedeltà al bene
  • giustizia come ritorsione: critica

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