Abstract
[Ita:]Con il Web 2.0, la Rete partecipativa segnata dai social network e dalla coautorialità, cambia l’obiettivo dell’educazione all’informazione (information literacy): non basta più allenare il pensiero critico. Ovvero: se al tempo dei media di massa, essere capaci di “leggere i messaggi” criti- camente significava garantirsi che le persone avessero le risorse sufficienti a non farsi condizionare a produrre un «pensiero proprio» in risposta al rischio del «pensiero unico», oggi questo non è più sufficiente perché rappresenta solo la metà dell’opera. Non basta più educare lo spettatore, occorre anche edu- care il produttore che ogni spet- tatore è diventato grazie allo smartphone che ha in mano.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Information Literacy: online search strategies |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 82-84 |
Numero di pagine | 3 |
Rivista | ESSERE A SCUOLA |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2020 |
Keywords
- Information Literacy
- educazione civicia digitale
- fake news
- postverità