TY - CHAP
T1 - Inevidenza della fede e struttura non dimostrativa della teologia in Gerardo da Bologna († 1317). Figura medievale della teologia
AU - Riserbato, Davide
PY - 2014
Y1 - 2014
N2 - [Ita:]Nell’alveo della ricerca sulla quaestio della teologia come scienza, inaugurata da M.-D. Chenu e proseguita da I. Biffi, ci proponiamo di continuare l’indagine di quest’ultimo, sotto il profilo del metodo e – in certo modo – dei contenuti. Dal punto di vista del metodo, esaminando cioè con attenzione «le diverse componenti che contribuiscono alla creazione e determinazione della figura all’interno del «brano» preso in considerazione», con la precisa intenzione di «costruire la figura in certo modo astratta della teologia che in quel teologo – o in una «scuola» – si recepisce, quasi la «geometria» di tale teologia, la sua «forma» nell’intelligenza della fede». Quanto ai contenuti, l’intento consiste nel riprendere la trama di questo «racconto» introducendo nuovi protagonisti, mirando cioè alla ricostruzione delle immagini o «figure» della teologia di alcuni autori del secolo XIV. In particolare, la scelta ricaduta su Gerardo da Bologna, come prima «campionatura», non manca di essere di per sé giustificata e significativa: da un lato, per la considerevole attenzione che il carmelitano riserva all’analisi metodologica nella sua Summa – a nostro avviso ragione già di per sé sufficiente a giustificarne quantomeno l’interesse da questo punto di vista –; dall’altro, perché la sua indole eclettica conferisce al suo storico il privilegio di muoversi con agio nel confronto con le prospettive degli autori a lui precedenti o contemporanei, non senza la fatica di identificare i quidam, e attribuire un soggetto ai vari dicunt. Si individueranno pertanto le connessioni storiche tra gli autori evocati, già in questo primo contributo, pur nell’interesse relativo di tali connessioni «di fronte all’«assoluto» che tali figure astratte sono chiamate a rappresentare»
AB - [Ita:]Nell’alveo della ricerca sulla quaestio della teologia come scienza, inaugurata da M.-D. Chenu e proseguita da I. Biffi, ci proponiamo di continuare l’indagine di quest’ultimo, sotto il profilo del metodo e – in certo modo – dei contenuti. Dal punto di vista del metodo, esaminando cioè con attenzione «le diverse componenti che contribuiscono alla creazione e determinazione della figura all’interno del «brano» preso in considerazione», con la precisa intenzione di «costruire la figura in certo modo astratta della teologia che in quel teologo – o in una «scuola» – si recepisce, quasi la «geometria» di tale teologia, la sua «forma» nell’intelligenza della fede». Quanto ai contenuti, l’intento consiste nel riprendere la trama di questo «racconto» introducendo nuovi protagonisti, mirando cioè alla ricostruzione delle immagini o «figure» della teologia di alcuni autori del secolo XIV. In particolare, la scelta ricaduta su Gerardo da Bologna, come prima «campionatura», non manca di essere di per sé giustificata e significativa: da un lato, per la considerevole attenzione che il carmelitano riserva all’analisi metodologica nella sua Summa – a nostro avviso ragione già di per sé sufficiente a giustificarne quantomeno l’interesse da questo punto di vista –; dall’altro, perché la sua indole eclettica conferisce al suo storico il privilegio di muoversi con agio nel confronto con le prospettive degli autori a lui precedenti o contemporanei, non senza la fatica di identificare i quidam, e attribuire un soggetto ai vari dicunt. Si individueranno pertanto le connessioni storiche tra gli autori evocati, già in questo primo contributo, pur nell’interesse relativo di tali connessioni «di fronte all’«assoluto» che tali figure astratte sono chiamate a rappresentare»
KW - metatheology, epistemology, theology
KW - metatheology, epistemology, theology
UR - http://hdl.handle.net/10807/185728
M3 - Chapter
SN - 978-88-6788-038-6
VL - 1
T3 - RICERCHE DI STORIA DELLA FILOSOFIA E TEOLOGIA MEDIOEVALI
SP - 155
EP - 202
BT - Raccolta di saggi in onore di Marco Arosio
A2 - Martorana, M
ER -