Indagine sull’uso delle fonti scientifiche nel «Cannocchiale aristotelico»

Maicol Cutri'*

*Autore corrispondente per questo lavoro

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Abstract

[Ita:]Com’è noto, «Il Cannocchiale aristotelico» (1654) mostra già nel suo ossimorico titolo quell’incontro tra scienza sperimentale e tradizione filosofica rinascimentale che caratterizza la cosiddetta ‘età barocca’. Oggi, grazie a nuove e più profonde proposte di lettura delle opere di Tesauro, è possibile tracciare non solo gli interessi scientifici e filosofici dello scrittore, ma anche fornire concrete indicazioni sui libri da lui letti e sul loro uso. In questo intervento si intende ricostruire in che modo, durante la stesura dell’opera principale, Tesauro attingesse a una cultura appresa nella sua frequentazione sia dei collegi gesuiti, sia della corte torinese dei Savoia. Il cuore critico del discorso consiste nel dimostrare come nella forma stessa del testo, retoricamente studiatissima, Tesauro intenda accogliere, in un nuovo ordine narrativo, gli elementi scientifici a cui attingeva e a partire dai quali si stava costituendo una rinnovata immagine del mondo.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] Survey on the use of scientific sources in the "Aristotelian Telescope"
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteLetteratura e scienze. Atti del 23º Congresso ADI (Pisa, 12-14 settembre 2019)
EditorA Casadei, F. Fedi, A. Nacinovich
Pagine1-11
Numero di pagine11
Stato di pubblicazionePubblicato - 2021

Keywords

  • Astronomy
  • Barocco
  • Baroque
  • Emanuele Tesauro
  • Galileo Galilei
  • Il Cannocchiale aristotelico
  • Modern Science
  • Paradigm
  • Savoia
  • Telescope
  • Torino
  • Turin
  • astronomia
  • cannocchiale
  • nuova scienza
  • paradigma

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