Abstract
[Ita:]Il saggio si svolge attorno alle questioni giuridicamente rilevanti e attualissime suscitate da due opere assai diverse eppure intimamente connesse: rispettivamente "Lolita" di Vladimir Nabokov e "Leggere Lolita a Teheran" di Azar Nafisi. "Lolita" narra dell’inquietante e perversa relazione di un uomo di mezza età con una bambina di dodici anni, mentre "Leggere Lolita a Teheran" è un testo autobiografico che racconta di un seminario clandestino di letteratura in cui l’autrice, all’epoca docente universitaria a Teheran, e un piccolo gruppo di studentesse leggono "Lolita" e altri romanzi della letteratura americana ed europea durante il regime khomeinista della Repubblica islamica dell’Iran. Lo scritto corre così lungo due binari: la violenza interpersonale nelle relazioni intime e private ("Lolita"), la violenza perpetrata dall’autorità e dalla tirannia ("Leggere Lolita a Teheran"). Sullo sfondo di questi temi, vengono portate in primo piano talune riflessioni in tema di violenza contro le donne e le bambine nel contesto di relazioni strette, crimini internazionali e conflitti armati, per poi proporre alcuni spunti costruttivi su forme di giustizia capaci di valorizzare le risorse personali di resistenza e resilienza delle vittime, nonché sul ruolo positivo che le donne posso svolgere, come riconosciuto dalla Nazioni Unite con una ricca serie di risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, nel quadro di azioni diplomatiche, negoziati di pace e ricostruzione dei legami sociali dopo violenze e atrocità collettive.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] 'Inclinations' towards justice, in the face of the tyranny of "common sense" |
---|---|
Lingua originale | Italian |
Titolo della pubblicazione ospite | Lolita, Teheran e noi |
Pagine | 67-110 |
Numero di pagine | 44 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2023 |
Keywords
- Violence against women and girls
- Dictatorship
- Justice
- Women & peacebuilding
- Law & literature
- Vladimir Nabokov
- Azar Nafisi
- Violenza contro le donne e le bambine
- Dittature
- Giustizia e letteratura
- Donne e peacebuilding
- Azar Nafizi