In terra straniera serve tempo. Entrare come educatrici a casa di bambini e genitori vulnerabili

Silvio Premoli, Maurizio Confalonieri, Maurizio Volpi

Risultato della ricerca: Contributo in rivistaArticolo in rivistapeer review

Abstract

[Ita:]L’educativa domiciliare può essere definita come «un servizio in terra straniera», nel senso che viene agita solo all’interno degli spazi di vita della persona seguita. All’educatore è chiesto di ascoltare, guardare, entrare in relazione. Si tratta dunque di contesti di confine, in cui ci si deve confrontare con odori, rumori e abitudini da conoscere e riconoscere. Come gestire le difficoltà che ne derivano? Quali relazioni instaurare con la famiglia e con i minori? Sull’argomento si sono confrontate un gruppo di educatrici che hanno raccontato le esperienze più significative della loro esperienza professionale.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] In a foreign land it takes time. Enter as educators into the home of vulnerable children and parents
Lingua originaleItalian
pagine (da-a)91-101
Numero di pagine11
RivistaANIMAZIONE SOCIALE
Volume43
Stato di pubblicazionePubblicato - 2012

Keywords

  • Child & Family Welfare services
  • Educativa domiciliare
  • Ricerca-formazione
  • home care with vulnerable children and families
  • servizi socioeducativi rivolti a bambini e famiglie vulnerabili

Fingerprint

Entra nei temi di ricerca di 'In terra straniera serve tempo. Entrare come educatrici a casa di bambini e genitori vulnerabili'. Insieme formano una fingerprint unica.

Cita questo