TY - BOOK
T1 - Immigrazione e contesti locali. Annuario Cirmib 2014
A2 - Colombo, Maddalena
PY - 2014
Y1 - 2014
N2 - [Ita:]Come ogni anno il CIRMiB raccoglie i dati socio-demografici di fonte ufficiale e illustra lo scenario territoriale dell’immigrazione. Il fenomeno migratorio nel bresciano sembra andare verso una stabilizzazione, ovvero non ha subito rispetto all’annata precedente sostanziali mutamenti. I dati di cui si dispone (al netto della minuziosa opera di verifica e cancellazione che Istat ha continuato a svolgere a seguito del censimento 2011) confermano nella provincia di Brescia una presenza straniera in crescita (+3,7%), se pur con minore intensità rispetto allo scorso anno (al 1°gennaio 2013 la crescita era del 4,6% rispetto alla stessa data del 2012) e al periodo precedente al 2012, quando si registravano ogni anno più di 10 mila nuovi residenti stranieri. In provincia di Brescia, si contano 169.046 residenti con cittadinanza straniera, pari ad una incidenza sul totale della popolazione del 13,4%; rispetto al 1° gennaio 2013, ci sono 6.017 unità in più e anche il tasso di incidenza risulta lievemente in aumento (+0,8%). E' esigua la percentuale dei “cancellati per estero” (1.711 unità), pertanto si può dire che pochi stranieri residenti in provincia siano tornati in patria o si siano trasferiti in altro paese straniero nel corso del 2013. La componente irregolare (stimata, come ogni anno dall’ORIM) è lievemente in calo rispetto all’anno scorso: è passata da 14.700 a circa 13.000 (-11,6%) ed è come gli altri anni di poco sotto la media regionale (6,5% dei presenti vs. la media lombarda del 6,8%).
Allargando lo sguardo a livello regionale, il peso della provincia di Brescia non è cambiato dall’anno scorso: Brescia è sempre seconda in Lombardia per numerosità, con il 15% delle presenze straniere, dopo Milano (36,8%), ma è diventata la prima per incidenza (Milano, infatti, arriva appena al 13,1%). Osserviamo nel complesso un fenomeno sfaccettato: se il bresciano non attrae più come qualche anno fa i nuovi arrivi (infatti, la variazione positiva dei residenti è tra le più basse in Lombardia, che registra in media un aumento di stranieri del 9,8%), rimane una delle aree settentrionali con maggiore “capacità di carico” della popolazione straniera, cioè dove le famiglie si stabiliscono e si contano molte nuove nascite, che vanno a compensare la mancata crescita della popolazione italiana (solo +1,1% nell’ultimo anno). Nel 2012 in provincia di Brescia sono nati 3.528 bambini da genitori entrambi stranieri, il 29% delle nascite avvenute in quell'anno.
Restringendo il quadro al rapporto tra il capoluogo e gli altri comuni della provincia, si conferma la tendenza già nota. Nel comune di Brescia la presenza straniera è più significativa in termini di incidenza (35.251 residenti, pari al 18,2%) rispetto all’insieme degli altri centri in provincia (12,5%), anche se alcuni di essi possono “vantare” un ulteriore primato, come Rovato che al 1.1.2013 registrava già un 20,8% di stranieri. Brescia città, inoltre, ha guadagnato nel corso del 2013 un primato a livello nazionale: non solo è al 9° posto per numerosità di stranieri residenti, ma (tra le grandi città) è quella con la maggiore incidenza di stranieri sul totale della popolazione, seguita da Milano (17,4%), e Torino (15,3%).
Riguardo agli indicatori di integrazione, quest’anno la provincia di Brescia risulta al di sopra dei parametri di integrazione: per il CNEL è al 6° posto in Lombardia con un “potenziale di integrazione” del 58,4 (sopra la media regionale del 54,8), dovuto più alle dimensioni sociali che a quelle economiche; secondo l’ORIM, Brescia è al 7° posto con un “Indice sintetico di integrazione” dello 0,079 (sopra la media regionale dello 0,059).Sul fronte occupazionale: a Brescia si registra un aumento del tasso di disoccupazione degli stranieri (17,3% secondo Istat, 18% secondo ORIM) e un calo degli occupati a tempo indeterminato (-0,9%) e determinato (-3,3%). Il quadro non
AB - [Ita:]Come ogni anno il CIRMiB raccoglie i dati socio-demografici di fonte ufficiale e illustra lo scenario territoriale dell’immigrazione. Il fenomeno migratorio nel bresciano sembra andare verso una stabilizzazione, ovvero non ha subito rispetto all’annata precedente sostanziali mutamenti. I dati di cui si dispone (al netto della minuziosa opera di verifica e cancellazione che Istat ha continuato a svolgere a seguito del censimento 2011) confermano nella provincia di Brescia una presenza straniera in crescita (+3,7%), se pur con minore intensità rispetto allo scorso anno (al 1°gennaio 2013 la crescita era del 4,6% rispetto alla stessa data del 2012) e al periodo precedente al 2012, quando si registravano ogni anno più di 10 mila nuovi residenti stranieri. In provincia di Brescia, si contano 169.046 residenti con cittadinanza straniera, pari ad una incidenza sul totale della popolazione del 13,4%; rispetto al 1° gennaio 2013, ci sono 6.017 unità in più e anche il tasso di incidenza risulta lievemente in aumento (+0,8%). E' esigua la percentuale dei “cancellati per estero” (1.711 unità), pertanto si può dire che pochi stranieri residenti in provincia siano tornati in patria o si siano trasferiti in altro paese straniero nel corso del 2013. La componente irregolare (stimata, come ogni anno dall’ORIM) è lievemente in calo rispetto all’anno scorso: è passata da 14.700 a circa 13.000 (-11,6%) ed è come gli altri anni di poco sotto la media regionale (6,5% dei presenti vs. la media lombarda del 6,8%).
Allargando lo sguardo a livello regionale, il peso della provincia di Brescia non è cambiato dall’anno scorso: Brescia è sempre seconda in Lombardia per numerosità, con il 15% delle presenze straniere, dopo Milano (36,8%), ma è diventata la prima per incidenza (Milano, infatti, arriva appena al 13,1%). Osserviamo nel complesso un fenomeno sfaccettato: se il bresciano non attrae più come qualche anno fa i nuovi arrivi (infatti, la variazione positiva dei residenti è tra le più basse in Lombardia, che registra in media un aumento di stranieri del 9,8%), rimane una delle aree settentrionali con maggiore “capacità di carico” della popolazione straniera, cioè dove le famiglie si stabiliscono e si contano molte nuove nascite, che vanno a compensare la mancata crescita della popolazione italiana (solo +1,1% nell’ultimo anno). Nel 2012 in provincia di Brescia sono nati 3.528 bambini da genitori entrambi stranieri, il 29% delle nascite avvenute in quell'anno.
Restringendo il quadro al rapporto tra il capoluogo e gli altri comuni della provincia, si conferma la tendenza già nota. Nel comune di Brescia la presenza straniera è più significativa in termini di incidenza (35.251 residenti, pari al 18,2%) rispetto all’insieme degli altri centri in provincia (12,5%), anche se alcuni di essi possono “vantare” un ulteriore primato, come Rovato che al 1.1.2013 registrava già un 20,8% di stranieri. Brescia città, inoltre, ha guadagnato nel corso del 2013 un primato a livello nazionale: non solo è al 9° posto per numerosità di stranieri residenti, ma (tra le grandi città) è quella con la maggiore incidenza di stranieri sul totale della popolazione, seguita da Milano (17,4%), e Torino (15,3%).
Riguardo agli indicatori di integrazione, quest’anno la provincia di Brescia risulta al di sopra dei parametri di integrazione: per il CNEL è al 6° posto in Lombardia con un “potenziale di integrazione” del 58,4 (sopra la media regionale del 54,8), dovuto più alle dimensioni sociali che a quelle economiche; secondo l’ORIM, Brescia è al 7° posto con un “Indice sintetico di integrazione” dello 0,079 (sopra la media regionale dello 0,059).Sul fronte occupazionale: a Brescia si registra un aumento del tasso di disoccupazione degli stranieri (17,3% secondo Istat, 18% secondo ORIM) e un calo degli occupati a tempo indeterminato (-0,9%) e determinato (-3,3%). Il quadro non
KW - ALUNNI STRANIERI
KW - GUINEA
KW - Guinea
KW - IMMIGRATI AFRICANI
KW - IMPATTI SOCIALI
KW - INTEGRAZIONE LOCALE
KW - POPOLAZIONE STRANIERA
KW - QUARTIERE MULTIETNICO
KW - RIFUGIATI E PROFUGHI
KW - SPAZIO PUBBLICO
KW - foreign pupils
KW - migrant population
KW - migrants from Africa
KW - multi-ethnic area
KW - puclic spaces
KW - refugees
KW - social impacts
KW - ALUNNI STRANIERI
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KW - IMMIGRATI AFRICANI
KW - IMPATTI SOCIALI
KW - INTEGRAZIONE LOCALE
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KW - QUARTIERE MULTIETNICO
KW - RIFUGIATI E PROFUGHI
KW - SPAZIO PUBBLICO
KW - foreign pupils
KW - migrant population
KW - migrants from Africa
KW - multi-ethnic area
KW - puclic spaces
KW - refugees
KW - social impacts
UR - http://hdl.handle.net/10807/60124
M3 - Other report
SN - 978-88-343-2879-8
T3 - annuario cirmib
BT - Immigrazione e contesti locali. Annuario Cirmib 2014
PB - Vita e Pensiero
ER -