Abstract
[Ita:]La sent. cost. n. 23 del 2015 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 459 comma 1 c.p.p., nella parte in cui prevede la facoltà del querelante di opporsi, in caso di reati perseguibili a querela, alla definizione del procedimento con l’emissione di decreto penale di condanna. Tuttavia, la decisione dei giudici della Consulta non sembra rappresentare una scelta costituzionalmente obbligata, alla luce della sempre maggior attenzione che il legislatore (anche sulla spinta delle fonti sovranazionali) dedica alla persona offesa, alla quale è oggi riconosciuto un sempre più importante ruolo partecipativo nel processo penale
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The plaintiff's veto to the criminal conviction: privilege or participation of the victim? |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 99-109 |
Numero di pagine | 11 |
Rivista | L'INDICE PENALE |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2015 |
Keywords
- Decreto penale di condanna
- Persona offesa dal reato