Abstract
[Ita:]Il contributo si sofferma sull’equazione tra il concetto di cura e quello di comunicazione posta dall’art. 1, co. 8, della l. n. 219/2017: norma, questa, che compendia in sé l’essenza dell’approccio terapeutico di tipo patient centred. La centralità della dimensione relazionale emerge, altresì, dall’art. 4, co. 1, della l. n. 219/2017, a norma del quale le disposizioni anticipate di trattamento possono essere espresse solo «dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche». Al di là di tale iniziale affermazione, però, questa disposizione non si sofferma sulle modalità di attuazione – per così dire – in concreto della componente dialogica del rapporto medico/paziente: nell’ambito della disciplina sulle modalità redazionali delle DAT (vd. art. 4, co. 6), infatti, il concetto di comunicazione non trova un riscontro adeguato. Il contributo si propone, quindi, di comprendere se e come nell’ambito della normativa sulle disposizioni anticipate di trattamento sia possibile ricomporre l’equazione tra cura e comunicazione, orientando la relazione tra medico e paziente verso una narrazione terapeutica.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] "The time of communication constitutes treatment time": the regulatory approach in Law 219/2017 |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 114-123 |
Numero di pagine | 10 |
Rivista | Giurisprudenza penale |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2019 |
Keywords
- Medicina narrativa
- disposizioni anticipate di trattamento
- rapporto medico/paziente