Abstract
[Ita:]Il saggio affronta criticamente la disciplina unitaria del risarcimento del danno, contenuta negli artt. 1223-1227 c.c., alla quale fa rinvio, per la responsabilità extracontrattuale, l’art. 2056.
La tesi sostenuta è che tale disciplina, storicamente concepita con riguardo all’inadempimento, non sia adatta ad una trasposizione pura e semplice nella responsabilità extracontrattuale. In particolare, l’art. 1223, servendosi del linguaggio causale, discipina le conseguenze dell’inadempimento, non occupandosi della causalità che dal fatto giunge all’evento, la quale è invece il problema principale della causalità nella responsabilità extracontrattuale.
Anche il mancato richiamo dell’art. 1225 c.c. ad opera dell’art. 2056, dal quale normalmente si ricava l’idea che nella responsabilità aquiliana si risponde sempre anche del danno non prevedibile, viene messo in discussione. Esso risulta incongruo rispetto a una visione moderna della responsabilità aquiliana, nella quale la regola di condotta può dirsi violata proprio in riferimento a una mancata considerazione dei costi del danno, dalla quale esulano per definizione i danni imprevedibili.
Si propone infine una disciplina autonoma del risarcimento nelle due specie della responsabilità civile.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] Compensation for damage |
---|---|
Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 81-97 |
Numero di pagine | 17 |
Rivista | RIVISTA DI DIRITTO CIVILE |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2006 |
Keywords
- causalità
- inadempimento
- responsabilità extracontrattuale
- risarcimento del danno