Abstract
[Ita:]1. Il caso: Sez. Un., 28 febbraio 2024, n. 5303 – 2. Le norme in discussione – 2.1. Evoluzione storica del regime di Bruxelles I – 2.2. Lo spazio lasciato dalle norme europee alle regole di fonte interna – 2.3. Le norme europee evolvono, il rinvio resta invariato – 3. I termini del problema: natura e funzione dell’art. 3 della l. n. 218/1995 – 3.1. Un rinvio riferito ai criteri della convenzione, non alle sue norme, ma a carattere dinamico – 3.2. La querelle sull’interpretazione del rinvio: la tesi storica e quella dinamica. – 4. I precedenti – 4.1. Il caso monegasco (2009) – 4.2. Il caso venezuelano (2018) – 4.3. Il caso di Guernsey (2019) – 4.4. Il caso cinese (2021) – 4.5. Gli ultimi sussulti: i casi del 2022 e del 2023 – 4.6. Le ordinanze di rimessione della Seconda Sezione (2023) – 5. La soluzione accolta dalle Sezioni Unite – 6. Un esito condivisibile, basato su un’argomentazione non persuasiva – 6.1. Un approccio che non rispecchia il senso e la funzione del rinvio – 6.2. Una ricostruzione incompleta dei dati pertinenti – 6.3. La chiave per sciogliere l’ambivalenza rilevata– 6.4. Cenni ad altri interrogativi posti dal rinvio – 6.5. Il futuro del rinvio ai criteri europei – 7. Quindici anni di evitabili incertezze: la spia di un problema più generale.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The referral to the jurisdiction criteria of the Brussels Convention: the United Sections put an end to a long period of uncertainty |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 778-816 |
Numero di pagine | 39 |
Rivista | IL DIRITTO PROCESSUALE CIVILE ITALIANO E COMPARATO |
Volume | 5 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2024 |
Keywords
- Competenza giurisdizionale
- Relationship between norms
- Jurisdiction
- Rapporti fra norme