Abstract
[Ita:]Da più parti si avvertiva la necessità di un ripensamento del cosiddetto “privilegio
di autoriciclaggio”, non riconoscendo più un valido fondamento dommatico alla
clausola di riserva prevista dall’art. 648-bis c.p. Nei tempi più recenti, il tema aveva
smesso di interessare solo gli studiosi del diritto penale ed era divenuto una sorta
di tòpos del dibattito politico, presentato come strumento indefettibile di contrasto
alle forme più allarmanti di criminalità. In tale contesto, l’analisi ha perso di lucidità
e si è arrivati all’introduzione di una fattispecie di reato che solleva non poche
criticità interpretative. Il contributo, analizzando una serie di profili potenzialmente
problematici, si sofferma, in particolare, sul perimetro del nuovo art. 648-ter.1 c.p.
e sulle difficoltà di coordinamento con la fattispecie madre.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The crime of self-laundering: criminal policy gives way to media and investigative needs |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 797-817 |
Numero di pagine | 21 |
Rivista | RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2015 |
Keywords
- autoriciclaggio
- money-laundering
- riciclaggio
- self-laundering