Abstract
[Ita:]Nel presente saggio si svolge una disamina della relazione tra contrattazione col- lettiva del terziario e concorrenza tra organizzazioni stipulanti, con i relativi riflessi sulla differenza tra misurazione della rappresentatività per fini istituzionali dalla mi- surazione della rappresentatività per fini contrattuali (nell’archivio del CNEL, per il settore terziario, si rilevano 231 ccnl). In questa prospettiva, viene effettuata, da una parte, un’analisi dei recenti disegni di legge sul salario minimo e sulla rappresentatività e, dall’altra, una verifica dell’effettività della nozione di perimetro contrattuale, anche alla luce della funzione che l’INPS svolge per i fini di inquadramento previdenziale. Sono riportati, in termini comparativi tra contratti sottoscritti da organizzazioni più rappresentative e contratti di organizzazioni meno rappresentative, alcuni punti critici rilevati nell’ambito di una ricerca empirica svolta sulla contrattazione nel terziario (tipi contrattuali, orario di lavoro, classificazione del personale, bilateralità e disartico- lazione tra livelli contrattuali). Si sollecita una riflessione su una soluzione pragmatica (qui definita, ohne Tarifbindung Status all’italiana), muovendo proprio dal caso del ter- ziario e dalle relative dissociazioni datoriali strategiche.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The power of the union without power. Service sector, bargaining, representativeness |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 291-322 |
Numero di pagine | 32 |
Rivista | DIRITTI LAVORI MERCATI |
Volume | 2020 |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2020 |
Keywords
- sindacato