Abstract
[Ita:]I dibattiti bioetici sul progetto di eliminare la “casualità dell’origine”, attraverso la tecnologia genetica, hanno posto al centro dell’analisi la questione dello spazio da lasciare all’autonomia dell’uomo nell’epoca della tecnoscienza. In queste discussioni filosofiche, spesso solo fantascientifiche, fa
capolino, tuttavia, un fatto: una parte di quanto, nell’ambito della generazione
umana, prima non poteva essere oggetto di decisione, oggi attraverso
la tecnologia può in una certa misura esserlo. Ci troviamo di fronte, così, ad
un ampliamento dello spazio di ciò che può essere deciso. Ma sino a che punto
il nesso responsabilità-sapere-decisione è possibile quando si parla di generazione?
La novità radicale di ogni generato, mentre dice la falsità di ogni
pretesa esaustiva di programmazione del figlio, allo stesso tempo illumina
qualcosa di fondamentale dell’azione umana. Sul filo dell’analisi bioetica, il saggio si concentra, così, sul rapporto tra sapere e decisione per vedere, non solo in che misura le nostre decisioni possano poggiare su un sapere adeguato, ma se sia vera quella ricostruzione, promossa da Derrida, per cui si decide in senso proprio solo quando non si sa in anticipo che cosa si deve, o sia conveniente, fare. Davvero il sapere annulla come tale la decisione? Che cosa ci insegna la natura stessa imprevedibile di ogni figlio a proposito delle nostre scelte? Sono queste alcune delle domande a cui il saggio cerca di dare risposta.
Titolo tradotto del contributo | [Autom. eng. transl.] The "pathos" of the decision: a philosophical reading through generation |
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Lingua originale | Italian |
pagine (da-a) | 713-731 |
Numero di pagine | 19 |
Rivista | Medicina e Morale |
Stato di pubblicazione | Pubblicato - 2012 |
Keywords
- decision
- decisione
- genetica
- genetics
- knowledge
- responsabilità
- responsibility
- sapere