Il nuovo Iraq a vent’anni di distanza

Andrea Plebani*

*Autore corrispondente per questo lavoro

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Abstract

[Ita:]“The Iraqi regime has plotted to develop anthrax, and nerve gas, and nuclear weapons for over a decade. This is a regime that has already used poison gas to murder thousands of its own citizens – leaving the bodies of mothers huddled over their dead children. [...] States like these, and their terrorist allies, constitute an axis of evil, arming to threaten the peace of the world. [...] all nations should know: [...] I will not wait on events, while dangers gather. I will not stand by, as peril draws closer and closer”.1 Con queste parole, il 29 gennaio 2002 il presidente degli Stati Uniti d’America George W. Bush dava di fatto inizio a un processo che, nel giro di poco più di un anno, avrebbe portato alla caduta del regime di Saddam Hussein. Eppure, l’operazione che avrebbe dovuto completare l’opera iniziata nel 1990-1991 da suo padre, George H.W. Bush, avrebbe ben presto palesato una lunga serie di esternalità negative capaci di incidere in maniera profonda non solo sul destino della moderna sintesi statuale irachena, ma sugli equilibri del quadrante mediorientale allargato e del sistema internazionale tutto.
Titolo tradotto del contributo[Autom. eng. transl.] The new Iraq twenty years later
Lingua originaleItalian
Titolo della pubblicazione ospiteL'Iraq contemporaneo
Pagine51-70
Numero di pagine20
Stato di pubblicazionePubblicato - 2023

Keywords

  • iraq
  • storia

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